12 romanzi, 4 raccolte di 65 racconti e 1 libro per ragazzi.
I 12 romanzi:
1.
A casa di Mrs Lippincote (Neri Pozza, 2009) [At Mrs.
Lippincote's, 1945]
2.
Palladian (1946)
3.
A View of the Harbour (1947)
4.
Una ghirlanda di rose (Medusa Mondadori, 1953) [A Wreath
of Roses, 1949]
5.
A Game of Hide and Seek (1951)
6.
The Sleeping Beauty (1953)
7.
Angel (Neri Pozza, 2007) [The Real Life of Angel Deverell,
1957]
8.
In a Summer Season (1961 & 1983)
9.
La gentilezza in persona (Giano, 2003) [The Soul of Kindness,
1964]
10.
The Wedding Group (1968)
11.
Mrs Palfrey all’Hotel Claremont (Astoria edizioni, 2018) [Mrs
Palfrey at the Claremont, 1971 & 1982]
12.
La colpa (Neri Pozza, 2008) [Blaming, 1976]
Le 4 raccolte di 65 racconti (esiste un volume che li raccoglie tutti,
Complete Short Stories, 2012):
1.
Hester Lilly (1954)
2.
The Blush and Other Stories (1958)
3.
A Dedicated Man and Other Stories (1965)
4.
The Devastating Boys (1972)
L’unico libro per ragazzi:
Mossy Trotter (Biancoenero, 2012) [Mossy Trotter, 1967].
TESTI DI APPROFONDIMENTO (a destra):
Elizabeth Taylor: A Centenary Celebration (Cambridge
Scholars Publishing, 2012)
Nicola Beauman, The Other Elizabeth Taylor
(Persephone Books Ltd, 2009)
A proposito di ELIZABETH TAYLOR
Considerata
l’erede
di
Jane
Austen
,
per
stile,
inglesità
e
per
racconto
d’apparenza,
di
interni,
di
rapporti
familiari
poco
lineari
e
sviscerati
in
tutta
la
loro
femminilità,
è
Elizabeth
Taylor
(1912-1975)
che,
n
ata
Dorothy
Betty
Coles
e
malauguratamente
(per
l’omonimia
che
ne
sarebbe
derivata)
sposata
a
John
Michael
Taylor,
visse
63
anni
e
scrisse
17
libri.
Amata
e
stimata
in
patria,
in
Italia
la
Taylor
è
pubblicata
da
Neri
Pozza
e
di
recente
da
Astoria
che
stanno
recuperando
i
suoi
romanzi
considerati
capolavori
della
letteratura,
spesso
paragonati
alle
opere
di
Jane
Austen,
da
leggere
con
la
flemma
tipicamente
inglese
d’altri
tempi
che
il
suo
stile
e
le
sue
storie
impongono.
In
Gran
Bretagna
è
così
apprezzata
da
entrare
a
far
parte
della
schiera
di
narratrici
che
comprende
appuno
Jane
Austen
ma
anche
Elizabeth
Bowen
e
Barbara
Pym,
definite
“
soul
sisters
”
dalla
collega
Anne
Tyler
ossia
le
regine
di
sensibilità,
talento
e
stile
che
con
la
letteratura
hanno
raccontato
le
sfumature
della
quotidianità
femminile.
Proprio
come
Jane
Austen
,
Elizabeth
Taylor
ha
condotto
una
vita
appartata.
Prima
di
sposarsi
aveva
lavorato
come
bibliotecaria
e
governante,
poi,
accanto
al
marito,
proprietario
di
una
azienda
dolciaria,
e
ai
loro
due
figli,
aveva
assaporato
il
fascino
della
routine
casalinga
descrivendola
fin
nei
dettagli
nei
suoi
scritti.
La
Taylor
ha
iniziato
a
pubblicare
all’età
di
trentaquattro
anni
e
pare
scrivesse
“lentamente
e
senza
divertimento”
durante
le
faccende
domestiche
o
nelle
pause
dai
figli
(grazie
ai
quali
ha
toccato
con
mano
i
sottili
sentimenti
dell’infanzia,
le
ossessioni,
le
insicurezze
e
i
sospetti,
preziose
fonti
per
i
suoi
romanzi).
Nonostante
la
scrittura
appassionata,
la
sua
narrativa
non
racconta
niente
di
sensazionale
ed
è
limitata
alla
sfera
sociale,
privilegiando
il
vissuto
delle
donne
della
middle-class
della
provincia
inglese.